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ISO 14119:2024 Sicurezza Macchine

Maria Chiara Ragosta

21 ott 2024

📌Pubblicata la nuova edizione della ISO su Dispositivi di interblocco associati a ripari

Nuova edizione della ISO 14119:2024 Safety of machinery — Interlocking devices associated with guards — Principles for design and selection (Sicurezza delle macchine – Dispositivi di interblocco associati a ripari – Principi per la progettazione e la scelta) pubblicata il 10 settembre 2024.


Questa edizione sostituisce la precedente ISO 14119:2013 e rappresenta un riferimento fondamentale per i produttori, costruttori di macchine, utilizzatori finali e altri stakeholder coinvolti nella sicurezza delle macchine e nei dispositivi di interblocco.


La norma specifica i principi per la progettazione e la selezione (indipendentemente dalla natura della fonte di energia) dei dispositivi di interblocco associati ai ripari e fornisce indicazioni sulle misure per ridurre al minimo la possibilità di manomissione dei dispositivi di interblocco in modo ragionevolmente prevedibile. Il documento tratta i principi per la progettazione, la selezione e l'applicazione di:

  • parti dei ripari che azionano i dispositivi di interblocco;

  • dispositivi e sistemi di interblocco a chiave bloccata per applicazioni su macchinari.


I temi principali trattati dalla ISO 14119:2024 includono:

  • Tipi di dispositivi di interblocco associati ai ripari e i loro principi di funzionamento.

  • Requisiti per la progettazione e l’installazione di dispositivi di interblocco con e senza blocco del riparo.

  • Principi per la selezione dei dispositivi di interblocco.

  • Misure per ridurre la sconfitta dei dispositivi di interblocco.

  • Requisiti per l’integrazione nel sistema di controllo.

La corretta selezione e utilizzo di un dispositivo di interblocco specifico, tra i cinque tipi delineati nella ISO 14119:2024, dipendono dalla valutazione del rischio.


Nella nuova versione della ISO 14119, la terminologia è stata aggiornata e alcune tabelle sono state migliorate e rinominate.


La struttura delle norme di sicurezza nel campo delle macchine prevede:

a) norme di tipo A (norme fondamentali di sicurezza) che forniscono concetti di base, principi di progettazione e aspetti generali che possono essere applicati a tutte le macchine;

b) norme di tipo B (norme di sicurezza generiche) che trattano un aspetto di sicurezza o un tipo di protezione che può essere utilizzato in un'ampia gamma di macchine:

— norme di tipo B1 su particolari aspetti di sicurezza (ad esempio distanze di sicurezza, temperatura superficiale, rumore);

— norme di tipo B2 sui dispositivi di protezione (ad esempio comandi a due mani, dispositivi di interblocco, dispositivi sensibili alla pressione, protezioni);

c) norme di tipo C (norme di sicurezza delle macchine) che trattano requisiti di sicurezza dettagliati per una particolare macchina o gruppo di macchine.


Questa norma è uno standard di tipo B2, e si rivolge principalmente a due gruppi di stakeholder che rappresentano gli attori del mercato per quanto riguarda la sicurezza delle macchine:

  • costruttori di macchine (piccole, medie e grandi imprese);

  • organismi di salute e sicurezza (regolatori, organizzazioni per la prevenzione degli incidenti, vigilanza del mercato)


Infine possono essere interessati dalla norma anche:

  • utilizzatori/datori di lavoro delle macchine (piccole, medie e grandi imprese);

  • utilizzatori/dipendenti della macchina (ad esempio sindacati, organizzazioni di persone con bisogni speciali); — fornitori di servizi, ad es. per manutenzioni (piccole, medie e grandi imprese);

  • consumatori (in caso di macchine destinate all'uso da parte di consumatori).


Fonte: https://www.iso.org/standard/75942.html

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